Le varietà della Lingua
Le varietà diafasiche

testo - pag.1

Espressioni per "morire"

 SOLENNE/EUFEMISTICO
 FORMALE
 INFORMALE/VOLGARE
 rendere l'anima a Dio
chiudere gli occhi per sempre
essere tolto ai propri cari
esalare l'ultimo respiro
salire al cielo
passare a miglior vita
lasciare questo mondo
cadere
lasciarci/trapassare
defungere/perire/spirare
perdere la vita/scomparire
 estinguersi
decadere
mancare
morire
cessar di vivere
 andaresene/rimanerci
lasciarci la pelle
lasciarci le penne
tirare le cuoia
crepare
andare al Creatore
andare nell'altro mondo

(adattato da G. Berruto, 1993, Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche in Sobrero, A. A., a cura di Introduzione all'italiano contemporaneo, Bari, Laterza, p.72)

(prof. Pisani)


lessico - pag.1

Sottolinea e riporta tutti i termini che appartengono ai due linguaggi specialistici utilizzati da Queneau

stile gastronomico
stile zoologico

(prof. Pisani)


guida - pag.1

Il testo di partenza dello scrittore francese Raymond Queneau viene ripensato e riscritto nei due sottocodici lingusitici di seguito riportati che ci reintroducono nel viaggio di scoperta delle grandi potenzialità della scrittura e del linguaggio.

Testo originale
Sulla S, in un'ora di traffico. Un tipo di circa ventisei anni, cappello floscio
con una cordicella al posto del nastro, collo troppo lungo, come se glielo
avessero tirato. La gente scende. Il tizio in questione si arrabbia con un
vicino. Gli rimprovera di spingerlo ogni volta che passa qualcuno. Tono
lamentoso, con pretese di cattiveria. Non appena vede un posto libero, vi si
butta. Due ore piú tardi lo incontro alla Cour de Rome, davanti alla Gare
Saint-Lazare. È con un amico che gli dice: «Dovresti far mettere un bottone
in piú al soprabito». Gli fa vedere dove (alla sciancratura) e perché.

89 Gastronomico

Dopo un'attesa gratinata sotto un sole al burro fuso, salii su di un autobus
pistacchio dove i clienti bollivano come vermi in un gorgonzola ben maturo.
Tra questi vermicelli in brodo v'era una specie di mazzancolla sgusciata dal
collo lungo come un giorno senza pane, e un maritozzo sulla testa che aveva
intorno un filo da tagliar la polenta. E questa mortadella si mette a friggere
perché un altro salame gli stava stagionando quelle fette impanate che aveva
al posto degli zamponi. Ma poi ha smesso di ragionar sulla rava e la fava,
ed è andato a spurgarsi su dì un colabrodo divenuto libero.
Stavo beatamente digerendo nell'autobus dopopranzo, quando davanti al
ristorante di Saint-Lazare ti rivedo quella scamorza con un pesce bollito che
gli dava una macedonia di consigli sul suo copritrippa. E l'altro si fondeva
come una cassata.

90 Zoologico

Nella voliera che, all'ora del pasto dei leoni, ci portava alla piazza
Champerret, vidi una zebra dal collo di struzzo che portava un castoro
circondato da un millepiedi. Questa giraffa si mette a frinire col pretesto che
una puzzola gli schiacciava gli artigli. Ma per non farsi spidocchiar a dovere,
ecco che cavalca a cuccia.
Piú tardi, davanti allo zoo, rivedo lo stesso tacchino che razzola con un
pappagallo, pigolando circa le loro piume.

da R. Queneau, Esercizi di stile, Einaudi, Torino, 1983, trad. di Umberto Eco

(prof. Pisani)


teoria - pag.1

La diafasia (dal greco dia attraverso e phasis voce) indica la variazione della lingua in relazione alle diverse situazioni comunicative.

La lingua muta, in particolar modo sul piano lessicale, anche in base all'argomento trattato.

Alcuni argomenti possono essere affrontati usando la lingua comune, altri, di tipo specialistico, vengono trattati con linguaggi speciali o settoriali.

Linguaggi questi che costituiscono vere e proprie varietà linguistiche legate ai diversi campi delle discipline di studio, delle attività e delle professioni.

Due sono i fattori che contribuiscono a definire una situazione comunicativa:

  1. la natura dell'attività svolta nella situazione comunicativa che comprende l'argomento del discorso: variazione di sottocodice (lingue speciali)
  2. il rapporto in cui si pongono i partecipanti all'interazione comunicativa e i ruoli sociali e comunicativi reciproci rivestiti all'interno di essa da cui dipende il grado di formalità della comunicazione: variazione di registro (formale/informale).

Le differenze di registro riguardano il lessico, la pronuncia, la morfosintassi e l'articolazione testuale e pragmatica.

(prof. Pisani)


esercizi - pag.1

Esercizio n.1 (Riformulazione)

Riformula i messaggi seguenti nel registro indicato di seguito:

1. Registro colto → Registro colloquiale familiare
Emilio Marrese, con la sua LINEA GIALLA, propone coraggiosamente la sua sfida lanciata contro una memoria che non c'è, che non si può elaborare razionalmente a causa della sua incompletezza.
Il suo film è un invito ad attraversare quello squarcio che è rimasto aperto nella parete di una sala d'attesa: una ferita dai bordi irregolari dotata di una trasparenza che ci fa sì guardare oltre, ma che allo stesso tempo, ci inchioda alla sensazione di abbracciare il nulla.
Sono 85 le assenze rappresentate simbolicamente da una sola: quella di Angela Fresu, la bambina di soli tre anni che in un primo momento, insieme alla sua giovane madre, sembrava essersi dissolta nell'aria.

 

2. Registro intimo confidenziale → registro medio
Quella là mi sembra una che è meglio perderla che trovarla

 

3. Registro colto → registro colloquiale -familiare
L'alunno manifesta diffuse lacune in più aree disciplinari. Il suo studio appare discontinuo e superficiale al punto da compromettere l'esito dell'anno scolastico.

 

4. Registro intimo confidenziale → registro medio
Dove diavolo sono finiti i miei occhiali? 

(prof. Pisani)


esercizi - pag.2

Esercizio n. 2 (Individuazione)

Indica a quali registri linguistici si riferiscono le seguenti espressioni:

  1. Alla c.a della Dott.ssa Bertocchi
    Come da lei richiesto, rimangono confermate le prenotazioni delle due suite nei giorni stabiliti.
    Cordiali saluti.
  2. Sai che ieri ho assistito ad una scena pazzesca? Vieni mo qua che te la racconto.
  3. Forza, finisci sto compito!
  4. Smettila di pensare a lei, non ti si fila più da un pezzo!
  5. Mi rincresce infinitamente dissentire rispetto alla congettura da lei espressa, a sostegno della quale lei adduce argomentazioni che mi sembrano difettare tanto nella chiarezza quanto nel rigore logico

(prof. Pisani)

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